... si aprono i paesaggi, si addolciscono gli orizzonti, l’aria si profuma e la mente si rilassa. Si abbandona la città di Conegliano (Treviso) per ascendere ad una località amena, protetta dai grandi traffici e proprio per questo ricercata.
Il nome stesso di questo piccolo paese, SAN PIETRO DI FELETTO, svela le sue bellezze: infatti dal termine San Pietro emerge la sacralità (è la Pieve più antica della zona); da Feletto (la felce) l’abbondanza delle felci, che caratterizzavano il territorio incontaminato.
Oggi tutto il territorio è rigorosamente vincolato e proprio questo ha impedito la libera edificazione.
Il comune è articolato in ben cinque frazioni: Rua dall’anno 1830 diventa capoluogo e sede del municipio e degli altri servizi comunali; San Pietro dà il nome alla civica comunità e mantiene orgogliosamente l’antica Pieve; Santa Maria diventa parrocchia autonoma fino dagli inizi del Cinquecento.
Qui l’esplorazione del terreno può dare notizie preziosissime su caverne o gallerie sotterranee. San Michele riesce negli anni a rendersi indipendente con la sua chiesetta e infine Bagnolo fu sempre unito con Canago al Feletto e nei vecchi documenti si chiama anche Santa Pasqua. Il nome proviene da quell’antica famiglia “da Bagnolo” che là ebbe possedimenti e castelli e che fece parte della consorteria del Castrum vetus coneglianese.