1917-2017 IL VALORE: LINEA PRIMA
“Migliaia di combattenti ritornano a casa orrendamente mutilati, ogni famiglia piange qualche vittima, fame e sofferenze si riversano su tutta la popolazione. L’utopia di una guerra rapida e sicura è infranta per sempre. Gli Imperi Centrali riversano anche sul fronte italiano le truppe rese libere dal disimpegno della Russia. L’esercito austriaco sfonda a Caporetto e la ritirata diventa una disfatta . Perfino l’illusione della sicurezza sul fronte interno è ridotta in briciole: anche il Feletto diventa un tragico scenario bellico. Nessuno è troppo giovane o troppo vecchio per servire il Re e la Patria. La guerra impone i suoi principi e diventa una linea prima che incrocia ogni esistenza.” |
LA PRIMA LINEA AL FRONTE
La sconfitta subita dal nostro esercito a Caporetto il 24 ottobre cancellò la linea del vecchio fronte, le sponde del Piave si trasformarono in prima linea. Le retrovie sperimentarono la violenza degli occupanti e il fuoco amico delle artiglierie allineate sul Montello. La precarietà della vita diventò regola, le continue requisizioni, la minaccia della fame e il pericolo della spagnola ombre sinistre proiettate sul vivere quotidiano, esperienze che rivelano, oggi come allora, la tragica realtà del conflitto. L’eroismo osannato da politici e intellettuali si dissolse, la guerra perse il suo bagliore di grandezza e di gloria. Allo sciabordio delle acque di un fiume si è soliti associare l’oblio, ma quando è la Grande Guerra a fare da sfondo, Isonzo, Tagliamento e Piave raccontano. Sulle sponde di queste linee strategiche, molti impararono a vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo perché qualsiasi sicurezza era svanita. In ogni paese, diventato linea del fronte o immediata retrovia, le ferite della guerra hanno lasciato un’impronta profonda che può riecheggiare, come un gioco di luci ed ombre, in chi fa vagare lo sguardo su questi panorami dominati oggi da sfumature di verde. Si fa fatica a credere che luoghi di così tanta bellezza e serenità furono teatro di distruzione, sofferenza e perdite umane, ma la natura ha il dono di saper rinascere anche dove ci fu morte ed indigenza |
LINEA PRIMA – IL VINO
“LINEA PRIMA” è un vino rosso, che racchiude in sé alcune tipologie d’uva dei primi anni del Novecento ed il valore di tutte quelle generazioni che hanno dovuto combattere al fronte. In queste terre, teatri di guerra, vengono coltivate alcune varietà, che compongono il blend di Linea Prima. Tra queste, sono stati selezionati il Merlot, il Cabernet Franc, il Cabernet Sauvignon, il Marzemino e il Raboso. Questi, opportunamente tagliati, giocano un ruolo fondamentale nel creare il connubio tra la durezza, la drammaticità ed il sangue versato dai soldati al fronte con l’austerità, la rigidità e la robustezza del carattere di questo vino ed il rosso indelebile del suo colore. Da subito, si dimostra deciso, con un profumo elegante e raffinato nel sviluppare note floreali, accompagnate da sentori di frutta rossa. Notevoli ed eleganti sono i profumi speziati, con sfumature di frutta secca e di legno, derivanti dal suo lungo percorso di maturazione ed invecchiamento in botti piccole. Con un palato complesso e raffinato, evidenzia tutta la sua personalità, accompagnata da una buona tannicità e da note balsamiche. Il retrogusto asciutto e gentile, dona equilibrio al vino; di buona persistenza e caparbietà, lascia un ricordo indelebile di sé, questo è…“LINEA PRIMA” |
L’ARTISTA
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Fulvia Zudich, nata nel 1961 a Capodistria, ha sostenuto nel 1979 la maturità presso la Scuola Media d’Arte di Lubiana ed ha continuato gli studi all’Accademia di Belle Arti di Venezia, ove si è laureata nel 1987. Ha insegnato per alcuni anni educazione figurativa in varie scuole delle città costiere, per poi impiegarsi nel 1996 presso la Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana di Pirano “SamoupravneskupnostiitalijanskenarodnostiPiran” quale organizzatrice degli eventi culturali. Nel 1987 ha allestito la sua prima personale e da allora ha partecipato a numerose esposizioni collettive in Slovenia ed all’estero. L’artista è stata insignita di numerosi premi e riconoscimenti, sia nazionali che internazionali. Oltre alla pittura si dedica all’illustrazione, alla ceramica, alla moda e al design, alla costumografia ed alla scenografia, guidando inoltre diversi gruppi di pitture e di design. Ha fatto parte di molte commissioni giudicatrici ed ha partecipato a molti laboratori di pittura, nonché mostre mercato di beneficienza ed aste. Vive ed opera a Sicciole e a Pirano. |