La Pieve di San Pietro, splendida opera di epoca longobarda, fu eretta intorno all’anno mille ma già fin dal VII e VIII secolo rappresentava il luogo di incontro dei fedeli che affluivano per le numerose funzioni religiose.
Venivano soprattutto per il battesimo. La Pieve infatti era l’unica Chiesa ad avere il privilegio di possedere il fonte battesimale e il suo territorio comprendeva le località di Formeniga, Refrontolo e Collalbrigo.
L’esterno presenta un ampio porticato, che probabilmente aveva anche la funzione di garantire sicuro riparo ai popolani durante lo svolgimento di adunanze di carattere sociale, politico ed economico.
Il campanile, che si alza isolato, con cuspide del XVI° secolo, è in stile romanico sul modello di quello di Aquileia.
La Pieve è preceduta da una scalinata del XIX° secolo. Numerosi sono gli affreschi che decorano il porticato; tra essi il celebre “Cristo della domenica” offeso dai lavori compiuti nel giorno di festa cristiano.
Esistono all’incirca una decina di altre opere simili in Europa.
Ricordiamo inoltre l’affresco “Madonna con Bambino” (o “Madonna del Latte”) importante per un particolare iconografico molto raro: quello di Gesù Bambino che succhia il latte da una vescica, con il quale l’autore probabilmente volle rifarsi alle usanze delle povere famiglie di un tempo.
All’interno l’architettura è di grande fascino, ma comunque essenziale: vi sono tre strette navate divise da arcate a tutto sesto su grossi pilastri rettangolari.
Sullo sfondo si apre un’abside semicircolare con pitture a strati sovrapposti.
Le pareti della navata centrale sono interamente affrescate con opere di vari autori e con raffinati accenni al gusto bizantino, che spaziano dal XIII al XV secolo.
Bellissima la cappella del fonte battesimale, decorata da affreschi di fine quattrocento che illustrano la vita e il martirio di San Sebastiano.
Attualmente la Pieve, pur nelle sue piccole dimensioni, offre ai visitatori uno spettacolo artistico vario e inconsueto.